PROGETTO
Siamo ciò che abbiamo vissuto e l’ambiente in cui avviene il nostro viaggio stimola i nostri sensi facendoci sviluppare il modo in cui percepiamo il mondo che ci circonda.
Raccontare un progetto è rendere partecipe la persone di un’idea, di un modo di vedere e per spiegare i valori che stanno dietro al progetto bisogna partire da dove tutto è cominciato.
DETTAGLI
Ho vissuto maggior parte della mia vita a Bologna, poco fuori dalle mura del centro storico.
Bologna è una città “nascosta”: tutti la conoscono anche solo di nome, ma pochi sanno davvero com’è.
Le altre città sono più “espansive” nel mostrare i propri segreti. Bologna no, la sua intimità la scopre solo chi ha voglia di perdersi nel dedalo dei vicoletti del centro e solo allora ti lascerà scorgere, da una finestra, un affaccio su un canale che tanto ricorda Venezia. Camminando verrai avvolto dai profumi della sua famosa cucina e arriverai al gioiello delle sette chiese, sì hai letto bene un unico complesso formato da sette chiese.
Crescendo in un posto così la ricerca per il dettaglio diventa una cosa naturale: ricerchi quel particolare, che a prima vista non vedi, ma sai che c’è ed è quello che dà valore a tutto.
Questo è il valore più grande che ho voluto trasmettere ai miei prodotti: la cura e la qualità dei dettagli, anche quelli che non potrai mai vedere, perché nascosti sotto la superficie dell’oggetto che ti accompagnerà nel tuo viaggio.
MATERIALI
L’estate era il periodo che da bambino amavo di più perché stavo al mare nella riviera Adriatica. Con il “grande blu” è stato amore fin dal primo sguardo.
Mi incantavo nel veder scivolare silenziose le barche a vela sulla superficie liquida per poi perdersi all’orizzonte, navigare con la sola forza della natura. Mi dava un senso di libertà incredibile.
A volte mi capitava di andare al porto per vedere le barche da vicino, per ammirarne la forma. Una volta sulla banchina c’era una vela tutta arrotolata e un po’ malconcia. Toccandola potevo sentire la grana del tessuto che in alcuni punti diventava irregolare: era il sale che si era infilato tra le fibre. Tra le dita avevo dei cristalli di sale e annusandole potevo sentire il profumo del mare.
Quel tessuto, stando lì fermo, aveva portato il mare tra le mie mani.
Molti anni dopo, passeggiando di nuovo su una banchina al porto, ho ritrovato una vela che aveva terminato la sua navigazione. Le sue avventure nel mare avevano lasciato profondi segni sulla sua superficie, destinandola ad un oblio in cui le sue storie sarebbero andate perse.
Chiesi se potevo prenderla; il proprietario ne fu ben felice.
Nel caricarla in auto ancora non sapevo come avrei potuto trasformare quel meraviglioso tessuto in qualcosa che potesse parlare di mare, ma che allo stesso tempo fosse unico, come uniche erano le storie che aveva vissuto quella vela.
Iniziarono i primi bozzetti, poi i primi modelli su carta e le prime cuciture sui prototipi; ogni giorno una nuova scoperta su come lavorare ed accoppiare i tessuti per creare i giusti volumi.
La scoperta più grande ed appagante è stata la lavorazione artigianale, lavorazione che si prende i giusti tempi e dove le mani sono strumenti di precisione che si affinano, movimento dopo movimento, connettendoti in maniera profonda a ciò che stai creando.
Così è cominciato tutto, dall’amore per il mare, dalla ricerca continua del dettaglio perfetto e dalla passione per le cose uniche che solo una lavorazione artigianale può creare.
Si è potuto realizzare grazie alle persone che si sono appassionate al mio progetto e che con il loro aiuto, i loro consigli ed il loro entusiasmo ne sono diventati la parte più importante.
L’eleganza dello Stile Etico